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Durante tutto il periodo della manifestazione la città partenopea è teatro di manifestazioni culturali e di eventi ad alto contenuto artistico.
Monumenti e collezioni private, che normalmente restano chiusi durante l’anno, sono accessibili e visitabili, in taluni casi anche gratuitamente..
La manifestazione del Maggio dei Monumenti, tenutasi la prima volta nel 1994, fu ideata per riscoprire il patrimonio artistico della città, tesori unici spesso nascosti alla fruizione del pubblico.
Da allora è divenuta un appuntamento fisso del Maggio napoletano e tra i più visitati eventi nel panorama delle città d’arte italiane.

NAPOLI, deve le sue origini alla Sirena Partenope. Non a caso il suo carattere ha la bizzarria dell’ibrido: bene e male, gioia e tristezza, bellezza e degrado. Anime contrastanti che si scontrano e convivono l’una di fianco all’altro, come si comprende non appena si mette piede in città.

Le splendide memorie storiche del Museo di Capodimonte e del Palazzo Reale insieme ai peggiori segni della modernità, traffico e caos.

La devozione religiosa per San Gennaro che convive con l’anima pagana della città, conservata e tramandata nella Napoli Sotterranea e nella Cappella San Severo, tra le “capuzzelle” dei morti e e l’alchimia del Cristo Velato.

E poi scorci di un panorama senza eguali, regole di vita che valgono soltanto qui e in nessun altro posto della terra.
C’è tanto da vedere, e non è facile scegliere. Napoli è un vero teatro della vita, a cielo aperto, gratis ed accessibile a tutti.

Questa grande città, non ha solo un cuore, ne ha mille.
Le sue strade sembrano restare ferme ad un tempo lontano millenni. Tutto intorno si muove, in un vortice di colori ed odori. Ricchissima di storia e cultura, con strette vie che a guardarle dall’alto diventano arterie pulsanti di un corpo dal richiamo irresistibile.

Un corpo che dal lungomare arriva ai piedi del Vesuvio, circondata da una baia, quella del Golfo di Napoli, di indiscussa bellezza.

I luoghi più belli dove puoi ammirare la bellezza di questo Golfo sono:

Lungomare di Mergellina, Castel Sant’Elmo, Castel dell’Ovo e la Collina di Posillipo.

Vediamoli allora i monumenti più belli e facoltosi della città, tra gli sguardi fieri e ammiccanti dei suoi abitanti.

SPACCANAPOLI è la strada che va dai Quartieri Spagnoli al quartiere di Forcella, tagliando in linea retta la città di Napoli.
Quest’ arteria ha origini antichissime: è infatti uno dei tre decumani in cui i romani, basandosi sulla costruzione greca, organizzarono la città. Passeggiando per Spaccanapoli sembra che il tempo rallenti e acceleri assieme ai vostri passi, portandovi per mano lungo la millenaria storia della città.
Qui non ci sono solo i palazzi antichi, le chiese, ma anche le leggende e gli inconfondibili odori della cucina napoletana.

Non stupitevi di nulla: lungo il percorso di Spaccanapoli potrete incontrare splendide chiese e famiglie che vivono nei bassi, artisti-artigiani e abusivi che vendono di tutto. Da un po’ di anni piccoli hotel sono sorti lungo il percorso, permettendo ai turisti di vivere Napoli proprio come fanno i napoletani. Non c’è un luogo della città che potrà raccontarvi meglio l’anima di Napoli, la sua essenza che qui si svela senza trucchi.

Spaccanapoli non è una cartolina turistica: è Napoli.

Museo Archeologico di Napoli

Prima scuola di equitazione poi sede dell’Università, il Museo Archeologico di Napoli venne inaugurato nel 1816 e ad oggi è uno dei più importanti nel mondo per la qualità e la quantità delle opere che custodisce. Il Re Ferdinando IV intendeva creare a Napoli un imponente istituto per le arti e, a distanza di oltre due secoli, si può dire che le sue ambizioni siano state realizzate.

Il Museo Archeologico, oltre a contenere i ritrovamenti degli scavi di Pompei, ospita reperti dell’età greco-romana, le antichità egizie ed etrusche della collezione Borgia e le monete antiche della collezione Santangelo.

Da non perdere il “Gabinetto segreto” che raccoglie affreschi e sculture antiche dedicate al tema dell’erotismo.

Napoli Sotterranea

Per tantissimi anni, dal profondo ventre di Napoli, è stato ricavato il tufo per costruire la città, creando così anfratti, grotte e cunicoli sotterranei, che raccontano una storia parallela alla vita della Napoli in superficie.

Nella città sotterranea la gente ha condotto un’altra vita, sfruttando il suo interno in mille modi, anche come prezioso rifugio durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Napoli sotterranea è il luogo dei fantasmi di Napoli, veri e falsi, buoni e cattivi. E se visitando questi cunicoli stretti e umidi avrete l’impressione di sentire uno strano vociare, non state impazzendo: è da questi cunicoli che è nata la leggenda del “munaciello”.

Cappella Sansevero e Cristo velato di Napoli

Il Cristo velato è una delle opere più affascinanti e misteriose che si possono vedere a Napoli. Si racconta che il velo di marmo sul corpo del Cristo, sia in realtà un velo in tessuto, trasformato in roccia grazie ad uno speciale liquido inventato dal sinistro Principe di San Severo, illustre alchimista. Molti, invece, sostengono che il sorprendete effetto sia tutto frutto del talento di Giuseppe Sanmartino, lo scultore che realizzò il Cristo velato. Il ritrovamento di una stanza segreta e di alcune macabre opere, visibili nella Cappella San Severo, hanno contribuito a dare al Principe e al Cristo velato un’aura di mistero.

La Cappella merita una visita non solo per il Cristo ma anche per le altre opere presenti in questo piccolo gioiello nascosto tra i vicoli di Napoli: un luogo ricco di simboli esoterici e religiosi.

Il Tesoro di San Gennaro di Napoli.

Il legame dei napoletani con San Gennaro va ben oltre la semplice devozione per il Santo Patrono. È un sentimento viscerale e condiviso, che nel corso dei secoli ha superato divieti e restrizioni, rafforzandosi sempre più.

Nonostante San Gennaro sia considerato dalla chiesa un santo di “Serie B”, non lo è per i napoletani. Il tesoro è la più immediata e importante prova di questo amore per “Faccia Gialla”, il nome con cui i partenopei chiamano il Santo dovuto alla sua statua più famosa in argento dorato.

Il Tesoro di San Gennaro si trova nel Museo dedicato al Santo, all’interno del Duomo di Napoli, e raccoglie reliquie e oggetti preziosi, diventati oracoli di fede. Il Tesoro comprende anche statue, candelabri e argenti vari, che i devoti hanno gelosamente protetto durante i numerosi saccheggi della città.

Testimonianza di quanto i napoletani ritengano San Gennaro una presenza vicina e confortante, come fosse un caro vicino di casa, a cui ricorrere nei momenti di bisogno ma anche quando si ha solo voglia di parlare un po’.

Il museo e il parco di Capodimonte a Napoli.

L’antica Reggia Borbonica che ospita il Museo di Capodimonte, è uno degli spazi verdi più belli di tutta Napoli. Il Museo raccoglie alcune opere di grandissimi maestri della pittura, come Botticelli, Goya, Tiziano e Caravaggio.

Passeggiando per le ampie sale del palazzo, arredate come se la famiglia borbonica fosse uscita di casa un attimo prima del vostro ingresso, vi riporta indietro nel tempo.

Lungo le 110 sale e i tre piani del Museo di Capodimonte, si snoda un percorso che parte dal piano nobile con la Galleria Farnese e l’Appartamento Reale, prosegue al secondo piano con la Galleria Napoletana e si conclude con la collezione ottocentesca e quella di Arte Contemporanea.

Capodimonte è l’unico museo al mondo dove all’arte antica si affianca quella contemporanea.
Tra le collezioni di numismatica, paramenti e ceramiche preziose, il Museo di Capodimonte offre una stupenda istantanea della Napoli che fu.

Via San Gregorio Armeno è la celebre strada degli artigiani del presepe, famosa in tutto il mondo per le innumerevoli botteghe artigiane dedicate all’arte presepiale.

La via e le botteghe possono essere visitate durante tutto l’anno ed il visitatore è così ricondotto ogni volta alla magica atmosfera natalizia.

Per ogni famiglia napoletana, il Natale a Napoli è anche una visita “a San Gregorio Armeno”:

una tappa obbligatoria prima di intraprendere la costruzione o l’ampliamento del proprio presepe.

La tradizione presepiale di san Gregorio Armeno ha un’origine remota: nella strada in epoca classica esisteva un tempio dedicato a Cerere, alla quale i cittadini offrivano come ex voto delle piccole statuine di terracotta, fabbricate nelle botteghe vicine.
La nascita del presepe napoletano è naturalmente molto più tarda e risale alla fine del Settecento.

Oggi via San Gregorio Armeno è nota in tutto il mondo come il centro espositivo delle botteghe artigianali qui ubicate che ormai tutto l’anno realizzano statuine per i presepi, sia canoniche che originali (solitamente ogni anno gli artigiani più eccentrici realizzano statuine con fattezze di personaggi di stringente attualità che magari si sono distinti in positivo o in negativo durante l’anno).

Le esposizioni vere e proprie cominciano nel periodo attorno alle festività natalizie, solitamente dagli inizi di novembre al 6 gennaio.

Shopping…Divertimento e Tanto Cibo:

BENVENUTI A NAPOLI !

Shopping a Napoli.

Napoli è ancora una delle città più economiche d’Italia. A seconda della disponibilità delle tasche, si può scegliere tra i negozi di grandi firme in Via dei Mille, Via Chiaia, Via Poerio e Via Calabritto, le strade dello shopping più economico, Via Roma e Corso Umberto, e i caratteristici mercatini popolari. Da tipica città portuale e regno dell’arte di arrangiarsi, sarete chiamati a partecipare a mercati improvvisati e trattative ultra coreografiche.

Uscire la sera a Napoli.

Napoli è una città mediterranea, e come tale, è popolata da gente che ama vivere all’aperto. Non bisogna certo aspettare il fine settimana per vedere le strade della città brulicare di persone. Ogni sera è quella buona per bere una birra nei localini del centro storico e passeggiare tra le bancarelle che, soprattutto in estate, fanno bella mostra dei loro oggetti fino a tarda notte. Dai concerti agli spettacoli teatrali, dalle discoteche ai ristoranti più chic della città, Napoli ha sempre tutte le carte in regola per ribadire il suo stile di vita: qui la notte non è fatta per dormire.

Cosa mangiare a Napoli.

Se avete assaggiato la pizza in altri posti d’Italia e siete rimasti delusi, ve la siete cercata!

La pizza è un bene esclusivamente napoletano. In molti spacciano improponibili torte tonde, basse e salate come pizza napoletana.
Ma quella vera è fatta con pochi ingredienti, e rispetta leggi quasi divine. Acqua, farina, sale e lievito per un impasto sottile dai bordi alti e saporiti. Nonostante le varianti, tutte rigorosamente ipercaloriche, la pizza originale è la “Margherita”, inventata dal pizzaiolo Raffaele Esposito in onore della Regina. Esposito la condì con pomodoro, mozzarella, olio e basilico, inventando uno dei piatti più buoni, patriottici e invidiati in tutto il mondo. A Napoli la pizza è ottima dappertutto: se volete cercare un posto dove si mangia male, non sarà facile trovarlo.

Ovviamente la cucina napoletana non è solo pizza: è qualcosa di straordinario, una vera sinfonia di sapori, colori e calorie.

Pensate ad un piatto: ecco, quasi sicuramente è nato a Napoli. Spaghetti, ragù, lasagne, pasta con frutti di mare, fritture di pesce, braciole e soffritto, torte dolci e salate, dolci, babà, struffoli, pastiere e poi..e poi…Sedetevi e gustate.